John Elkann è il nuovo presidente di Ifil, la società d’investimenti della famiglia Agnelli che controlla la Fiat e altre società del gruppo, tra le quali la Juventus. Elkann, 32 anni, primogenito di Margherita Agnelli e del giornalista e scrittore Alain Elkann, succede a Gianluigi Gabetti che, nonostante sia prossimo agli 84 anni, rimarrà nella società come presidente onorario e comunque come membro del consiglio d’amministrazione. "Per me è un giorno importante – ha detto Elkann – sono molto orgoglioso di assumere la presidenza di Ifil. Ci impegneremo a mantenere quanto fatto fino a oggi".
"Abbiamo provato tante soddisfazioni, ti voglio ringraziare – ha detto poi Elkann, rivolgendosi a Gabetti, nella conferenza stampa tenuta a Torino per annunciare il cambio della guardia – nel tuo ufficio c’è l’immagine di una barca in mezzo al mare con la scritta ‘Nel porto le barche sono sicure, ma le barche non sono fatte per questo’. Io continuerò la rotta sperando che il vento sia favorevole".
Altrettanto commosso si è mostrato Gabetti: "Lascio con la serenità del dovere compiuto, ma non è un addio, continuerò a frequentare questi uffici, resto a disposizione di Elkann". Gabetti ha avuto parole di elogio per il suo successore: "Il percorso è completato, John Elkann è più che pronto. Se bisogna programmare il futuro, è venuto il momento di farlo, penso che quando le situazioni sono mature sia un errore rinviare. Nel migliore interesse di tutti, azionisti per primi". "Cedo la mano al nuovo ammiraglio – ha concluso Gabetti – ora da gestire non ci sono più le crisi, ma lo sviluppo".
John Elkann era già vicepresidente dell’Ifil dal 2006, e aveva già, con l’amministratore delegato Carlo Sant’Albano, le deleghe operative della società, mentre a Gabetti erano affidate le scelte strategiche. E’ inoltre presidente di Ifi, l’altra holding degli Agnelli, vicepresidente della Fiat e vicepresidente della Giovanni Agnelli e C., l’accomandita di famiglia. Infine da poche settimane è anche presidente dell’editrice La Stampa, al posto del senatore Sergio Pininfarina. Elkann ha chiarito che non ci sono all’orizzonte cambi della guardia in Fiat ("la governance Fiat attuale è soddisfacente", ha ribadito).
Il cda che ha deliberato la nomina di Elkann è stato preceduto dall’assemblea degli azionisti, che ha stabilito che nel consiglio di amministrazione dell’Ifil entra Sandro Salvati, ex amministratore delegato della Toro Assicurazioni, ed escono Giancarlo Lombardi, consigliere indipendente, e Daniel John Winteler, presidente e amministratore delegato dell’Alpitour. Il numero dei consiglieri dell’Ifil scende quindi da 12 a 11.
Il nuovo Consiglio risulta dunque così composto: Carlo Barel di Sant’Albano, Tiberto Brandolini D’Adda, John Elkann, Edoardo Ferrero Ventimiglia, Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens, Antonio Maria Marocco, Giuseppe Recchi, Sandro Salvati, Claudio Saracco e Pio Teodorani-Fabbri. L’assemblea ha anche approvato il piano di stock option proposto lo scorso 28 marzo dal Cda.
L’assemblea degli azionisti ha anche rinnovato l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie per un esborso massimo di 450 milioni di euro, da acquistare sul mercato per 18 mesi a partire da oggi fino a un massimo di 55 milioni di azioni ordinarie e risparmio. L’Ifil, anche attraverso la controllata Soiem, detiene attualmente 20.816.460 azioni proprie ordinarie, pari al 2% della categoria e all’1,93% del capitale sociale e 631 mila azioni di risparmio (rispettivamente l’1,68% e lo 0,06%).
