INTERCETTAZIONI – E il gossip sulle presunte intercettazioni telefoniche? La Carfagna parla di una «regia di chi ha sperato si potesse liberare un posto da ministro, magari costringendomi alle dimissioni». La titolare del dicastero delle Pari opportunità scaglia il dardo nei confronti di chi, a suo dire, avrebbe «magari aiutato a far nascere» voci infondate sul suo conto (a proposito di telefonate «piccanti»). Proprio nei suoi rapporti con il Cavaliere, infatti, in molti si sono affannati a cercare conto del successo politico della giovane ministro: «Ho notato – dice la Carfagna – molta invidia da parte delle donne». E proprio delle colleghe Carfagna si lamenta, denunciando di aver ricevuto, sì, molti attestati di solidarietà, ma anche che «sono stati troppi i silenzi».
BATTUTE – Il ministro parla ovviamente anche del premier. «Berlusconi ama fare battute galanti – spiega – e spesso atteggiamenti che sembrano sopra le righe sono frutto della sua ingenuità». Un riferimento alla serata di premiazione per i Telegatti, quando un apprezzamento del premier nei confronti dell’ex soubrette portò alla pubblicazione su un quotidiano di una lettera di Veronica Berlusconi che pretese pubbliche scuse da parte del marito. «Non credo che quella lettera sia dovuta alla battuta galante – ha detto Mara Carfagna – ma credo che dietro ci siano motivi più complessi e personali». «Berlusconi a cena raccontava con orgoglio delle nuove leve portate in Parlamento – ha raccontato ancora il ministro Carfagna – riferendosi a me disse che ero una brava donna tanto da sposare, solo la malizia giornalistica ha provocato le polemiche. Berlusconi è il leader del mio partito e capo del governo a cui appartengo, ha avuto il coraggio di investire su di me e di questo ne sarò riconoscente».