La Repubblica pubblica un commento di Federico Rampini sul crollo dell’export giapponese e sull’esposizione del Tesoro Usa verso la Cina. Lo riportiamo di seguito:
”Crollano le esportazioni giapponesi verso il resto del mondo, ed è un altro segnale di quanto la recessione stia colpendo duramente anche le economie asiatiche. Il Giappone ha rivelato a sorpresa un deficit commerciale con l’estero nel mese di ottobre, con la bilancia commerciale di Tokyo che è sprofondata in rosso per 63,9 miliardi di yen. Il dato ha colto di sorpresa gli economisti nipponici che fino a ieri prevedevano per il mese di ottobre un attivo commerciale di 80 miliardi di yen.
E’ la prima volta da 28 anni che la bilancia commerciale del Giappone finisce in disavanzo. Questo è il risultato del crollo delle esportazioni verso l’Europa e gli Stati Uniti (le diminuzioni verso queste due destinazioni sono dell’ordine di due cifre percentuali) ma anche di un improvviso declino dello 0,9% dell’export nipponico verso la Cina, l’ultimo mercato che ancora stava trainando il Giappone.
Il rapporto ufficiale del Tesoro americano (US Treasury International Capital report) rivela che dalla fine di settembre la Cina ha superato per la prima volta il Giappone come detentore del massimo volume di titoli pubblici americani. La Repubblica Popolare ha raggiunto il livello di 585 miliardi di Treasury Bonds degli Stati Uniti, sostituendo anche in questo primato il Giappone. Il dato ufficiale di fonte Usa conferma il nuovo ruolo di Pechino come principale creditore del Tesoro di Washington. E’ la prima volta nella storia contemporanea che un paese "emergente" si trova in questa posizione”.