La Consob scende in campo su M&C. Cardia chiede il quadro ai soci e chiarimenti sulle reali intenzioni di Carlo De Benedetti

La Consob scende in campo, anche nel mese di agosto, sulla strana contesa per Management e Capitali, il fondo «salva imprese» fondato da Carlo De Benedetti nel 1995 che doveva sancire l’alleanza tra l’ingegnere e Silvio Berlusconi.

M&C è al centro dei riflettori per la “battaglia” agostana per il controllo tra la famiglia Segre, tramite MiMoSe, e la Tip di Giovanni Tamburi. Si sono susseguite due Opa a costo zero, un potenziale venditore che acquista, un potenziale offerente che finora non si è materializzato, e il mercato che resta a guardare il titolo salire oltre i livelli d’Opa.

La Commissione, presieduta da Lamberto Cardia, si è mossa per una ricognizione sull’azionariato, chiedendo ai soci rilevanti di comunicare la loro posizione attuale.

Carlo De Benedetti, che prima di Ferragosto ha arrotondato la propria quota al 18,2%, compare per esempio ancora nelle rilevazioni Consob al 16,29%. Si può immaginare che in questo caso la richiesta sia volta anche a chiarire quali siano le reali intenzioni dell’ingegnere: lo si considera venditore, ma gli ultimi acquisti a prezzi superiori alle Opa in corso hanno un po’ disorientato il mercato.

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