«Corpo favoloso, ma stai scherzando! Che c’è di bello in quello stomaco che penzola? Si metta la tuta, non il bikini!». La firma sotto il commento online è di tale David, di Atlanta (ed è un caso che sia maschio?).
Julia Roberts corre sulla spiaggia delle Hawaii, è in vacanza con il marito e i tre figli piccoli. Indossa un bikini nonostante la pancia sia quella di una donna normale che ha partorito da poco: flaccida. Un paparazzo scatta, la foto finisce sul sito del Daily Mail e parte il dibattito. «Uao, è bellissima anche così! Perché avrebbe dovuto rifarsi? Per soddisfare gente ignorante e guardona?», scrive Sarah.
Ed è un caso che a commentare così sia una donna? Le donne, quando si tratta di indovinare un filo di cellulite sulle altre, sono spietate. Figurarsi qui. Eppure la Roberts in versione choc, con quella pelle molle sul ventre, è già diventata il simbolo della nuova bellezza imperfetta, non omologata. Sarah Jessica Parker ha scelto di far venire al mondo i suoi gemelli prendendo in prestito il ventre di un’altra, per non sformarsi. La Roberts di prendersi i tempi giusti per tornare in forma, senza vergognarsi, nel frattempo, di un bikini. «È il nuovo femminismo — si legge in un altro commento (di una donna) —. Il femminismo che mi piace, quello che dice che, finalmente, possiamo scegliere».