di Simone
Se ne parla poco, o meglio, non mi sembra se ne parli dalla giusta angolazione: per combattere l’inflazione la BCE aumenta il tasso di sconto, la qual cosa comporta un aumento dei tassi d’interesse passivi, la qual cosa porta all’aumento delle rate dei mutui/prestiti/crediti al consumo pagate dalle famiglie. Ora mi pare che, in base a teorie economiche non meglio comprese dal cittadino comune, il risultato finale è che comunque alla fine del mese sempre meno soldi ci rimangono in tasca; e non si fa nulla per andare alla radice del problema (che è di natura esclusivamente energetica). La cosa comincia a darmi sui nervi e ad intaccare il mio forte sentimento europeista: il luogo comune è che "Roma è lontana dalla gente" ma mi pare che Bruxelles sia in un altro pianeta. Aggiungo, infine, che il costo che personalmente sostengo (attraverso le tasse) per mantenere tutto questo teatrino Comunitario mi pare sia ancora più alto, malgestito e, francamente, odioso di quello denunciato dagli ottimi Rizzo e Stella in Italia. Se continua così (si veda l’assurdo, costoso, inutile e immotivato trasloco semestrale da Bruxelles a Strasburgo) altro che il NO dell’Irlanda! L’UE si sta svelando per quello che finora è stata: l’incompiuta; una bella idea, nata male e cresciuta peggio. Almeno in questo noi italiani stiamo perdendo il primato. Una domanda: è mai possibile che solo la Lega dia voce a tali perplessità ? Gli altri che fanno, mangiano e dormono come i bimbi?
