LA UE CONVOCA UN DIBATTITO SUI ROM, FRATTINI ALLA SPAGNA, ”BASTA INGERENZE”

Le polemiche sul decreto sicurezza che il governo italiano sta preparando arrivano a Strasburgo. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni presenterà il pacchetto al Cdm di mercoledì che si terrà a Napoli. Ma oggi la plenaria del Parlamento europeo ha approvato con 106 voti a favore, 100 contrari e due astenuti una richiesta del gruppo Pse di tenere un dibattito in Aula domani sera sulla situazione dei Rom in Italia e nell’Ue.

La Commissione europea è sollecitata dall’Europarlamento a fare una dichiarazione in apertura del dibattito. La richiesta, presentata dal capogruppo Pse, Martin Schulz, e sostenuta dalla collega Monica Frassoni, capogruppo dei Verdi, non è stata appoggiata invece dal Ppe. Nell’intervento a motivazione della richiesta del Pse, Schulz ha sottolineato che il dibattito riguarderà la situazione dei Rom «in Italia e in tutta l’Europa, perché non si tratta di un problema specifico italiano, anche se in Italia ultimamente si è manifestato in modo pesante». «Dobbiamo evitare – ha spiegato Schulz – che succeda anche altrove ciò che è successo in Italia, e vogliamo sapere che cosa ha fatto in passato e che cosa intende fare in futuro la Commissione europea» per affrontare il problema, ha concluso il capogruppo Pse.

Prosegue anche la polemica a distanza tra il governo italiano e quello spagnolo. Il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, si recherà in settimana a Madrid per incontrare il suo omologo spagnolo e illustrare le politiche in materia di immigrazione e sicurezza del governo italiano. Intanto il ministro degli Esteri Franco Frattini ha incontrato a Roma l’ambasciatore italiano a Madrid, Pasquale Terracciano e gli ha chiesto di organizzare l’incontro per «spiegare ai colleghi spagnoli quello che non conoscono», perchè «francamente le ultime dichiarazioni, oltre a essere sgradevoli, sono frutto di una non-conoscenza delle iniziative del governo Berlusconi in questa materia».

A infastidire il capo della diplomazia italiana sono state le frasi del ministro spagnolo del Lavoro e dell’immigrazione, Celestino Corbachon, il quale ieri ha accusato l’Italia di «concentrarsi più sulla discriminazione del diverso che sulla gestione del fenomeno» immigrazione. Le dichiarazioni hanno alimentato le tensioni tra Roma e Madrid, che a fatica avevano appena superato la crisi provocata dalla vice presidente Maria Teresa de la Vega (la quale venerdì aveva condannato «la xenofobia, la violenza e il razzismo» e aveva detto di «non condividere» ciò che stava succedendo in Italia). Il capo della Farnesina ha definito «imprudenti ed estemporanee» le dichiarazioni di Corbachon, e ha invitato Zapatero a «indicare, ordinare» ai suoi ministri di evitare dichiarazioni «inutilmente polemiche e che sono contrarie all’indirizzo del governo spagnolo».

Frattini si è augurato una «collaborazione mediterranea» sulle politiche dell’immigrazione. «La Spagna capisce perfettamente, ne sono certo, che senza una collaborazione mediterranea ed europea i flussi migratori che oggi arrivano a Lampedusa domani ricominceranno per le isole Canarie con la stessa intensità con cui arrivavano, quando io ero responsabile e europeo dell’immigrazione». «Zapatero – ha continuato – ha avuto la mano dura, anzi durissima: ha espulso decine di migliaia di persone con metodi -direi- molto rigorosi e molto severi. E proprio il rigore di Zapatero in due anni ha portato al calo del 70 per cento dei flussi di clandestini verso le Canarie. Quindi, la mano dura di Zapatero, semmai, per noi è un esempio da imitare nelle politiche migratorie italiane».

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