«Non voglio lasciare L’Aquila». Con queste parole gridate dal balcone al secondo piano Pina Lauria ha spiegato la scelta di barricarsi nel suo appartamento in zona Piazza d’Armi, in una palazzina giudicata inagibile a seguito del terremoto.
Alla signora, ospite dal 6 aprile della tendopoli Italtel 1 è stato comunicata ieri 16 settembre la nuova destinazione: dopo che il campo sarà smantellato dovrà andare a Castellafiume in provincia dell’Aquila. «Dopo cinque mesi nelle tende non ci sto a lasciare la mia città, tanto più che devo pensare ai miei due genitori anziani che sono in autonoma sistemazione e che per il momento rimarranno qui». La signora Lauria si è detta ”disgustata” dai criteri di assegnazione delle case portati con logica clientelare.
Accanto signora nelle ultime ore si è aggiunto il marito Antonio Congeduti, che dalla finestra ha gridato: «Vergogna, il progetto C.a.s.e. è un fallimento del Governo Berlusconi».
Sul posto, sollecitati dalla stessa signora sono intervenuti polizia e vigili del fuoco, oltre a molti membri dei comitati cittadini. Il traffico nella via è stato interrotto.
