É accusato di aver stuprato quattro prostitute romene, ma si è sempre dichiarato innocente. Valentino Marchitti, camionista di 47 anni, pur di poter tornare a casa dalla moglie e dalle figlie, ha chiesto di subire la castrazione chimica. La richiesta è stata presentata dai legali del presunto stupratore al tribunale del Riesame.
I guai, per il camionista di Latina, sono iniziati il 6 marzo scorso, quando investigatori della Questura di Roma si sono presentati nella sua abitazione in seguito a una denuncia di quattro prostitute romene, secondo le quali Marchitti le avrebbe caricate sul suo automezzo e le aveva costrette con la minaccia di un coltello a fare sesso, rapinandole. Tutte le violenze sarebbero avvenute nei quartieri romani Eur e Laurentino 38.
A casa dell’uomo gli investigatori hanno trovato un cellulare di una delle prostitute e un foglio del cronotachigrafo del camion, con sopra annotato il numero di telefono di una delle presunte vittime dello stupro. A nulla sono valsi i vari tentativi dei difensori di Marchitti di evidenziare alcune incongruenze nelle denunce delle vittime.
I legali hanno chiesto la revoca della misura della custodia cautelare in carcere o la sostituzione con una misura meno pesante, insistendo anche sul fatto che Marchitti, incensurato, è incompatibile con il regime carcerario ed hanno proposto la castrazione chimica del loro assistito.
A giorni si dovrebbe sciogliere la riserva e Marchitti spera di poter riabbracciare la sua famiglia a Lenola, un paese in provincia di Latina, arroccato sui monti Ausoni.
