Tuttavia stamane l’Efsa (l’Agenzia per la sicurezza alimentare dell’Ue) ha diffuso un comunicato piuttosto tranquillizzante sugli eventuali rischi in Europa. Secondo l’Agenzia, che ha sede a Parma, non vi sono infatti in Europa pericoli per la salute in caso di consumo di cioccolata e dolciumi contenenti latte contaminato con la melamina, considerando la disponibilità di tali prodotti sul mercato e alla luce del divieto di importazione di latte dalla Cina.
L’Efsa però suggerisce anche di non eccedere in prodotti che potrebbero essere a rischio: adulti e bambini non dovrebbero superare un consumo di prodotti alimentari (biscotti, caramelle al latte e cioccolata) contenenti melamina in quantità superiore a 0,5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo.
L’importazione in Europa di latte ‘made in China’ è attualmente proibita e l’Efsa si è dunque concentrata sulla possibile presenza di melamina nei cibi contenenti latte in polvere o prodotti caseari fatti in Cina. Nel caso peggiore, cioè con i livelli più alti di melamina registrati in Cina (2,5 milligrammi per peso corporeo) un bambino con un alto consumo di caramelle-mou, cioccolato o biscotti contenente livelli elevati di latte in polvere, potrebbe superare di ben tre volte il livello consentito di melamina.
L’Efsa comunque sottolinea che al momento non è chiaro se tale teorico livello altissimo di esposizione alla melamina sia possibile in Europa. "Elevati livelli di melamina – ricorda il comunicato dell’Efsa – possono in primo luogo avere effetti sui reni. L’Efsa ha applicato la Tdi di 0,5 mg per kg di peso corporeo in uno specifico caso di contaminazione nel 2007".