L’HO PROPRIO DETTO?
Anna Wintour, editrice capo, American Vogue, 59.
Quando seppe, a dieci anni, che avrebbe potuto diventare una velocista olimpica
Oh mio Dio, cosa succederà ai miei polpacci? (1960) [saperlo sarebbe stato meglio per tutti quanti]
Rispondendo alla protesta dell’agente di Cindy Crawford a proposito di tre foto della modella che non erano state pubblicate.
Cindy Crawford è solo un modella tra tante – Io sono Anna Wintour (1996) [mica facioli con le cotiche]
Interrogata dall’editrice di Vogue, Grace Mirabelle, su che lavoro stesse cercando.
Il suo (1982) [pare che anche Fini abbia fatto la stessa cosa con Berlusconi]
Sul mestiere di editore.
Un magazine dovrebbe essere come una cena perfetta. Le due cose essenziali sono la bella ragazza e l’uomo politico (1977) [ma che Berlusconi legge Vogue?]
Sulla sua immagine pubblica.
Questa settimana ho letto nel New York Times che sono una regina di ghiaccio, il re sole, e un alieno sfuggito dall’area 51 e una dominatrice. Allora suppongo che tutto questo mi rende una regalità tiepida con un pizzico di marziano. Tu, cosa ne pensi? (2009) [mmh, dirlo è proprio necessario?]
Al suo primo giorno da editrice di British Vogue, vedendo le foto di una modella con la testa fasciata.
O mio Dio, sono di nuovo in Inghilterra (1986) [Anche gli inglesi hanno detto: “O mio Dio è di nuovo in Inghilterra”]
Consiglio ad un assistente sull’abbigliamento.
Devi buttare tutto quello che hai (1977) [e visto che ci sei perdi anche due taglie]
Dopo che un animalista le gettò un procione morto nel piatto al ristorante del Four Seasons.
Buon natale. Caffè, per favore… (1996) [pare che quella sera il procione non abbia gradito la compagnia]
Sulle taglie grosse.
Sono di ritorno da un viaggio in Minnesota dove la maggior parte delle persone possono essere descritte gentilmente solo come piccole case (2009) [forse invece del procione ci sarebbe voluto un elefante morto. Ma sarebbe stato troppo crudele. Per l’elefante]
A proposito del sito web di Vogue.
Adesso inventatevi una nuova parola per “blog” (2007) [Mmh: perché?]
A proposito del suo licenziamento nel 1976 da parte di Harper’s Bazaar.
Non credevano che capissi la donna americana – forse avevano ragione (1986) [E noi che la credevamo non solo bellissima e elegantissima ma anche onnisciente]
Interrogata dalla sua migliore amica sul perché al telefono attacchi sempre senza dire ciao.
Non serve a nulla. Serve a qualcosa? Abbiamo finito di parlare (1982) [di fronte a tanta cartesiana logicità…]
Sul “Diavolo veste Prada”.
Mi pare di ricordare che il film sia una storia inventata. A Vogue le storie ci piacciono molto (2009) [Stava sicuramente parlando del “Signore degli Anelli”. Lei si era immedesimata in Sauron, l’oscuro signore di Mordor]
Su Monica Lewinsky e Linda Tripp
Se stai per accusare il Presidente, sarebbe meglio che avessi un buon parrucchiere (1998) [Consiglio sempre valido per qualche ministro italiano che volesse sputare il rospo]