di Michelangelo
Leggo le proposte per ridurre le stragi del week-end sulle starde e mi sembra di sognare…Ma come, parliamo di taxi meno costosi, di chiusura alle due…e l’unica strada giusta non la propone nessuno? Quando avevo vent’anni io (16 anni fa) i locali non chiudevano alle due, i taxi costavano in paragone come oggi e i cocktail pure, però c’erano meno incidenti mortali. Si correva di meno in macchina, e c’era più intelligenza nelle teste dei miei coetanei. Il problema oggi sono le famiglie, che non sono più in grado di educare un figlio, la televisione grande baby sitter fa da mamma a tanti, e lentamente ci sprofonda nell’ignoranza (se guardata male). Io non mi sarei mai sognato di uscire da un locale ubriaco, a discapito che ci fossero controlli o no, sapevo che era pericoloso, per me per gli altri. Oggi i ventenni invece si sentono invicibili, all’interno delle loro macchine (piccole e grandi). Si sentono impuniti perchè tanto a casa nessuno li aspetta sulla porta con la mano aperta ed in attesa di tirar loro un bello schiaffone se hanno sgarrato sull’orario di rientro o se puzzano d’alcol. Non hanno paura di babbo e mamma, figuriamoci se ce l’hanno del (solitario e raro) poliziotto che potrebbero incrociare per far loro l’etilometro! Poi a questo aggiungo che molti locali (e lo farbbero anche chiudendo alle due) oggi spingono il cliente a bere con happy hour, shooterini offerti per ingraziarsi il cliente e così via. Se le famiglie di questi giovani si mettessero ad educare meglio i figli la situazione cambierebbe. Ma è quella l’unica strada possibile. Io li vedo tutte le sere: qui a Bologna abbiamo 100.000 studenti universitari, ogni anno 30.000 tornano a casa e vengono sostituiti da altri 30.000, ogni anno sono più maleducati, spavaldi, menefreghisti, sbandati. E non ditemi che è colpa dei locali che chiudono alle 4!
