«Una nuova solidarietà tra gli operatori dell’informazione e l’opinione pubblica, i cittadini, in Italia e nel mondo, per difendere l’autonomia e la sicurezza di chi ha il compito difficile di raccontare la realtà»: è questo il significato che le organizzazioni internazionali dei giornalisti, a cominciare dalla Federazione mondiale (Ifj), hanno voluto dare quest’anno alla Giornata Internazionale per la libertà di stampa, voluta dall’Unesco e dalle Nazioni Unite che , secondo Paolo Serventi Longhi, membro del Comitato Esecutivo dell’International Federation of Journalists. «Pesanti minacce – come ha rilevato la Ifj – pesano sui media e le battaglie per la sicurezza, un lavoro decente e un giornalismo di qualità possono essere combattute se gli operatori della comunicazione fanno fronte comune e attuano iniziative concrete per difendere i loro diritti e quelli della gente ad essere correttamente informata».
Gravi episodi con minacce, lettere anonime, auto distrutte hanno recentemente colpito anche in Italia alcuni giornalisti come Lirio Abbate, cronista dell’Agenzia Ansa di Palermo. «Per questo – ha concluso Serventi – la Fnsi, l’Unione cronisti italiani ed altre organizzazioni hanno deciso di ricordare sabato 3 maggio in Campidoglio, alla vigilia della Giornata Internazionale per la libertà dell’Informazione, i colleghi uccisi dal terrorismo e dalle mafie, in una Giornata della Memoria che deve far riflettere il giornalismo italiano e rinnovare l’impegno alla difesa della libertà dell’informazione».