Quattro disabili dell’Istituto don Orione di Chirignago (Venezie) sono stati cacciati da un negozio di alimentari perché «troppi e non compravano niente». È successo in un negozio di alimentari all’inizio di Via Centrale, nel centro di Lignano, dove erano entrati un’operatrice del centro con quattro ospiti.
A denunciare il caso di discriminazione sono stati gli stessi operatori dell’istituto che, dopo avere chiesto invano spiegazioni ai titolari del negozio, hanno preso carta e penna per raccontare il fatto all’assessore al Turismo della località balneare.
«Non c’era molta gente all’interno – si legge nella lettera – e mentre ci si consultava sul prodotto da acquistare, la titolare in modo alquanto sgarbato ha intimato al gruppo di uscire immediatamente, accampando la scusa che “certa gente” entra numerosa ed acquista poco o nulla. Per evitare ulteriore imbarazzo ai presenti l’accompagnatrice ha deciso di uscire assieme alle quattro persone che l’accompagnavano. Poco dopo altre due nostre colleghe si sono presentate nel medesimo negozio per chiedere spiegazioni. Purtroppo si è ripetuta la scena, rincarata dalle parole altrettanto sgarbate di un altro titolare».
Immediate le scuse dell’assessore al Turismo Graziano Bosello: «Lignano ha sempre avuto grande disponibilità nei confronti dei disabili – ha detto – Non può passare per una città inospitale che ostacola gli handicappati per un episodio legato alla scarsa sensibilità di un singolo commerciante».
Il titolare del negozio chiamato in causa, Renato Sebastianis, minimizza il fatto: «Qui non è accaduto nulla di grave – ha detto – il negozio era pieno di gente e mia moglie che si trovava alla cassa ha detto che chi non vuole comperare deve uscire dal negozio».
