Prosegue sul quotidiano Libero la pubblicazione della “Lista dei Furboni”, l’elenco dei 576 clienti dell’avvocato Fabrizio Pessina, arrestato a marzo dopo un semplice controllo ed indagato con l’accusa di aver nascosto all’estero oltre un miliardo di euro.
I 50 nominativi pubblicati il 17 settembre riguardano cittadini delle province di Verona, Modena, Trieste, Piacenza, Padova, Treviso e Varese.
Al momento non risultano indagati anche se, la Guardia di Finanza sta vagliando con attenzione le posizioni di tutti i cittadini iscritti nell’elenco.
Una questione attuale, quella dei capitali all’estero, resa ancora più scottante dal dibattito politico sullo scudo fiscale che dovrebbe facilitare proprio il rientro dei capitali. Quelli frutto di illegalità dovrebbero essere esclusi dai benefici, ma il governo è pronto a una profonda modifica del testo, che punterebbe a tutelare anche i capitali su cui pendono procedimenti penali.
L’opposizione insorge e parla di «proposta peggiore anche del decreto originale». Salvo Fleres (PdL), che ha proposto l’emendamento, non si scompone: «È inutile nascondersi dietro facili ipocrisie. O vogliamo far rientrare i capitali, e allora dobbiamo studiare un sistema vantaggioso, oppure la sanatoria rischia di essere un flop».
