di Massimo
Tra le prime dichiarazioni di Alemanno quale nuovo Sindaco di Roma c’è anche: «Smonterò la teca dell’Ara Pacis!». Siamo alle solite: la priorità dei politici italiani, ad ogni livello, pare essere non tanto il fare o costruire qualcosa di nuovo, quanto il distruggere e smantellare quanto fatto dai predecessori. Nel caso specifico non importa se la «teca» piace, essendo in breve tempo diventato uno dei luoghi più visitati di Roma, non importa se è opera di un prestigioso architetto di fama mondiale, non importa se è costata un bel po’ di soldini e altri ne costerà il demolirla: è stata costruita dalla parte avversa e quindi deve essere distrutta! Un po’ come se Mitterrand si fosse affrettato a demolire il Centre Pompidou prima di costruire la Pyramide du Louvre e la Bibliothèque, che Chirac avrebbe poi a sua volta raso al suolo. Lo stesso discorso vale non solo per le infrastrutture in generale, ma anche per leggi, regolamenti, e quant’altro. Forse è per questo eterno fare e disfare, per questa politica della «tela di Penelope» che l’Italia resta ferma e non cresce.
