Se l’auto blu è del prefetto, la moglie non può usarla. Macchina e autista venivano usati per accompagnare la gentil consorte alle Terme, ma la Cassazione ha posto il veto e ha condannato Vincenzo Gallitto, ex prefetto di Livorno, a quattro mesi di reclusione per abuso d’ufficio.
«Era un’autonoma iniziativa di mia moglie – ha sottolineato nel suo ricorso in Cassazione – che si riteneva a tanto autorizzata in veste di presidente onoraria della sezione femminile della Croce Rossa di Livorno e che talora poneva in essere detto utilizzo per esigenze istituzionali del mio stesso Ufficio». Ma queste spiegazioni non sono bastate ai giudici. La signora Gallito usava l’auto blu, data al marito per lavoro, a fini meramente ludici: dal gennaio 2002 al settembre 2002 si faceva accompagnare da Livorno a Montecatini e molto probabilmente il marito ne era al corrente.
La Cassazione ritiene che l’uso delle auto di servizio da parte delle mogli costituisca un danno oggettivo, considerando anche il costo non irrisorio del carburante. Dichiarata, invece, la prescrizione di altri due episodi di abuso nell’utilizzo dell’auto blu. In appello, Gallitto, era stato condannato a 9 mesi di reclusione dai giudici di Firenze, lo scorso 16 giugno.