LO SFACELO DELLA VIA PONTINA

di Aldo

Gentile dott. Valeri, direttore del VII Dipartimento della Provincia di Roma – Viabilità e Infrastrutture, mi rivolgo a lei per sottoporle una situazione di cui probabilmente è già a conoscenza, ovvero lo stato della Pontina. Arrivo alla sua persona dopo aver interpellato, nell’ordine, ANAS, Regione Lazio, Astral SPA e AMA, che convergono nell’indicare la Provincia di Roma come responsabile della manutenzione della Pontina.

Questa strada, che per lavoro percorro da anni come tante altre persone, si trova in una condizione di sfacelo, di degrado, che in passato non era mai stata nemmeno lontanamente sfiorata. Rottami, copertoni, borchie, cerchioni, migliaia di bottiglie di plastica, rifiuti di tutti i tipi……… e ancora, guard rails accartocciati, la segnaletica scarabocchiata da quei minorati mentali dei cosiddetti writers….. Ma soprattutto tanta, tanta immondizia e molte discariche improvvisate, come quella della piazzola di sosta vicino alla Tenuta del Presidente o quella all’uscita di Pomezia Sud. Il panorama della strada di una bidonville ugandese. Anche la via che dalla Pontina porta a Pratica di Mare, quella che molti fanno per andare al mare, magari anche turisti (così ci facciamo riconoscere), fa schifo nello stesso identico modo, anzi forse peggio visto che è costeggiata da una bella vegetazione ridotta ad una pattumiera continua. Si dirà che è colpa degli zingari (chiamamoli con il loro nome…) di Castel Romano, ed è vero, che molti romani sono sporchi, ed anche questo è vero, ma lo è altrettanto il fatto che interventi periodici ed ordinari di pulizia non vengono fatti da tempo immemore, se mai sono avvenuti.

L’unica cosa che è stata fatta è stata lo sfalciamento della vegatazione ai lati della strada, guardandosi bene però dal rimuovere nulla, nè l’erba tagliata nè l’enorme mole di immondizia che le piante coprivano. Era meglio non fare niente !! Perchè dobbiamo affogare nello schifezza? Di chi è la responsabilità ? Mi rivolgo anche al Presidente della Provincia e dico che prima di fornirci tutti di rete wifi è doveroso garantire i livelli minimi di civiltà e decoro, che sarebbero apprezzati più di tante innovazioni tecnologiche. E ripeto che questi servizi sono dovuti e non devono essere elemosinati dalla gente o sembrare generosamente elargiti da chi è preposto.

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