PALERMO – Il premier Giuseppe Conte si trova a fare i conti con il maltempo e i gravi danni provocati in diverse regioni italiane e sottolinea che sarà decretato lo stato d’emergenza per quelle più colpite. Inoltre il governo stanzierà un miliardo per il dissesto idrogeologico.
“La tutela delle vite umane deve venire prima dei vincoli ambientali”, ha dichiarato il premier dopo il vertice in prefettura a Palermo per il maltempo che ha colpito la Sicilia, dove tra il 3 e 4 novembre sono state registrate 12 vittime. Il bilancio per questa ondata di maltempo è di 30 morti in tutta Italia e miliardi di euro di danni.
Conte da Palermo ha annunciato che la situazione sarà discussa nel prossimo Consiglio dei ministri: “Le regioni più martoriate sono Calabria, Sardegna, Sicilia, e si sono aggiunti Veneto, Friuli, Liguria, le Province autonome di Trento e Bolzano, e oggi anche il basso Lazio. Stiamo esaminando tutte le richieste pervenute, e sicuramente nel prossimo Consiglio dei ministri, se necessario lo faremo straordinario perché non previsto, decreteremo lo stato di emergenza. Stiamo facendo un esame contabile delle somme esatte disponibili. Sicuramente, poi, le dovremo integrare”.
Poi parlando delle vittime, ha aggiunto: “Spesso abbiamo registrato qualche intralcio burocratico per la ripulitura dei corsi d’acqua, ci sono per esempio vincoli paesaggistici per la rimozione di un albero: dobbiamo avere la consapevolezza che tutti i beni sono costituzionalmente tutelati, ma dobbiamo avere la capacità di riorientare la legislazione guardando agli interessi in gioco: al primo posto c’è la tutela primaria della vita umana. E’ necessario avviare e completare un’opera di ripulitura dei letti dei fiumi, dobbiamo intervenire per mettere in sicurezza il sistema idrogeologico: la sicurezza delle vite umane prevale rispetto ad altro”.
Il premier ha dichiarato che il governo ha messo a disposizioni del ministero dell’Ambiente per il dissesto idrogeologico fondi per 1 miliardo di euro: “C’è una vigile attenzione del governo a operare un piano d’investimenti che riguarderà le infrastrutture materiali e immateriali. Per il dissesto idrogeologico abbiamo messo a disposizione del ministro per l’Ambiente 1 miliardo per interventi di sicurezza del territorio, per proteggere e salvaguardare le vite umane. Poi ulteriori 50 milioni per le autorità di bacino per regolare i flussi d’acqua”.
E ha aggiunto: “Il governo è concentrato per interventi generali in tutto il sistema infrastrutturale nazionale, che ormai denuncia il logorio del tempo e richiede un piano d’investimenti adeguato. Lo stiamo facendo con manovra bilancio e con un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria, investimenti a breve, medio e lungo termine”.
Un pensiero va alle famiglie di Casteldaccia, morte nelle loro case travolte dall’acqua del fiume: “E’ una tragedia immane essere nella propria casa e poi essere travolti dall’esondazione di un fiume. Ho deciso di recarmi in Sicilia dopo avere saputo della grave tragedia, soprattutto a Casteldaccia”. E ha ricordato anche i due turisti morti nell’agrigentino sorpresi dall’alluvione.