MANOVRA, TREMONTI: ”PRIMI EFFETTI GIA’ NEL 2008”, E ”STRETTA SUI PARADISI FISCALI”

La manovra varata dal Consiglio dei ministri dovrebbe avere «effetti già nel 2008»: lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. «L’anno chiuderebbe con il deficit al 2,5% – ha spiegato il ministro – il che la dice lunga su tesoretti e stabilizzazione di conti pubblici. Quindi dobbiamo correggere», per riportare il deficit della anno in corso al 2,4% programmato. «È inutile litigare sulla torta che si riduce – ha poi sottolineato il ministro – è meglio farla crescere. Se ci sarà un aumento della ricchezza del Paese, ci sarà una politica di equa redistrubizione».

PARADISI FISCALI – Tra le misure annunciate da Tremonti, la stretta per gli italiani che risiedono in paradisi fiscali. In pratica si introduce la presunzione generale, con rovesciamento dell’onere della prova, che gli italiani residenti nei paradisi fiscali siano fiscalmente italiani. In pratica sarà chi risiede in un paradiso fiscale a dover provare ad essere residenti lì e non Italia, e non debba quindi pagare le tasse nel nostro Paese.

ROBIN TAX – Tremonti, inoltre, ha spiegato che l’addizionale per le industrie del settore dell’energia sarà «pari alla differenza tra la vecchia aliquota del 27,5% e il 33%». «Quella di un’addizionale al 10% – ha aggiunto – era la versione iniziale che è stata modificata in sede di consiglio dei ministri, adottando una formula più sistematica».

NUCLEARE – Nel corso della conferenza stampa con Tremonti, il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha illustrato i passi che – nelle intenzioni del Governo – riporteranno l’Italia nel club del nucleare: un decreto legge e un disegno di legge delega, ed entro dicembre i criteri per la scelta dei siti che ospiteranno gli impianti. Si parte con un decreto legge per l’«avvio delle procedure per la definizione della Strategia energetica nazionale con il ritorno all’energia nucleare, la promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, l’accelerazione delle infrastrutture energetiche (termovalorizzatori, reti di distribuzioni, collegamenti internazionali)», accompagnato da un ddl di «delega al Governo per la definizione dei criteri di localizzazione degli impianti e per la definizione delle misure compensative da riconoscere alle popolazioni interessate». Ciò porterà «entro dicembre 2008 ai criteri per la scelta dei siti» e «entro giugno 2009 alla definizione della Strategia energetica nazionale e alla Conferenza nazionale energia e ambiente».

CARTA SOCIALE – La manovra prevede anche una carta prepagata con scopo sociale, destinata alle fasce più deboli per l’acquisto di beni alimentari. La carta prepagata sarà a carico dello stesso Ministero per un ammontare di circa 400 euro all’anno a carta e potrà essere utilizzata negli esercizi alimentari. Sulla base di convenzioni con le associazioni di categoria sono previsti sconti garantiti dal settore privato pari al 10% sugli acquisti effettuati con la stessa carta. Inoltre il Governo prevede una tariffa elettrica sociale assegnata d’ufficio per un valore pari al 2% della bolletta elettrica fino a 50-100 euro all’anno a seconda dei consumi. Il costo per la finanza pubblica dell’operazione è stimato in circa 500 milioni di euro all’anno.

SANITA’ – Nella manovra «per la salute non c’è nessun intervento sul 2009». Lo ha sottolineato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. «Tutto ciò che riguarda il 2009, sia le regole sia le risorse – ha sottolineato il ministro – non subisce nessuna modifica».

LAVORO – Nel pacchetto lavoro approvato dal Cdm sono previsti contratti di apprendistato più semplici, deroga al tetto dei 36 mesi con il consenso delle parti per il rinnovo dei contratti a termine, processo del lavoro più celere, abolizione del divieto di cumulo tra redditi da lavoro e da pensione. L’obiettivo è quello di incoraggiare la maggiore propensione delle imprese ad assumere e agevolare la regolarizzazione dei rapporti di lavoro irregolari.

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