Nella fascia litoranea del meridione delle Marche sono caduti 150 millimetri di pioggia tra il 31 maggio e questa mattina. Lo ha confermato oggi la protezione civile regionale. Gli effetti più evidenti di una simile quantità di pioggia, infittitasi soprattutto nella giornata di ieri e della notte appena trascorsa, si sono avuti nell?area circostante il tratto terminale dell’Ete Vivo.«Una piena cosi’ si registra ogni 200 anni – ha spiegato il dirigente del servizio genio civile e protezione civile della Provincia di Ascoli Piceno, Stefano Babini – e nessun alveo, pur in ottime condizioni com’era quello dell’Ete, avrebbe potuto contenere una simile massa d’acqua. Infatti, gli argini hanno tenuto, ma l’acqua, attraverso i canali irrigui in pendenza, si e’ riversata nell’area a destra del casello autostradale di Porto S. Giorgio».
Intorno alle 4 di questa mattina sono entrati in azione i volontari dei centri operativi comunali di Fermo e Porto S.
Giorgio: l’area di massima criticita’ e’ stata individuata nella zona di Marina Palmense, dove il fiume era straripato invadendo campi ma anche abitazioni. Il primo intervento di soccorso, invece, c’era stato poco prima della mezzanotte: mezzi della Provincia, insieme ai volontari dei Coc di Belmonte e Falerone, sono intervenuti lungo la strada provinciale Lungotenna per liberare un automobilista rimasto bloccato tra due frane in territorio di Belmonte Piceno. Quindi, le emergenze si sono concentrate sull’Ete: i mezzi anfibi dei vigili del fuoco sono intervenuti lungo la S.P. 112 Madonnetta Ete per portare in salvo nove persone rimaste intrappolate nelle loro auto, mentre la polizia provinciale e le municipali hanno provveduto a limitare la circolazione nelle aree interessate dall’esondazione.
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