«È necessario riflettere e impegnarsi per una piena integrazione degli immigrati così come sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro». Con queste parole il presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano ha voluto commemorare le 262 vittime, quasi tutti immigrati italiani, che morirono l’8 agosto del 1956 nella strage di Martinelle, in Belgio.
Il Capo dello Stato affida i suoi pensieri ad un messaggio inviato al presidente della Camera, Gianfranco Fini, e sottolinea ancora una volta come l’integrazione degli immigrati e la sicurezza sul lavoro siano «esigenze sociali e civili e diritti fondamentali, il cui concreto soddisfacimento sollecita massima attenzione ed impegni coerenti da parte delle istituzioni e di tutte le forze sociali».
In questo giorno «dedicato al ricordo del sacrificio del lavoro italiano nel mondo – conclude Napolitano – nel rivolgere il mio pensiero di solidarietà e affettuosa vicinanza ai familiari delle vittime della tragedia di Marcinelle e di ogni altra nella quale sono periti nostri emigranti, invio a quanti, in segno di omaggio, parteciperanno alle cerimonie, un cordiale saluto».