E’ stata ferma ai box per mesi, ma ora è pronta per partire. Si chiama Italia Futura ed la nuova associazione lanciata dal Presidente di Fiat, ed ex-capo degli industriali, Luca di Montezemolo per entrare più direttamente nel dibattito politico nazionale. Il lancio avverrà sul web ed è previsto per domani. Un “think thank all’americana”, come impone la nuova tendenza in fatto di istituzioni legate alla politica, e che come recita il sito italiafutura.it già online.
L’Associazione “Italia Futura” viene definita come un «cantiere di ideazione civile, politica ed economica, libero dagli ideologismi, un luogo agile, visibile ed efficace connesso alle migliori competenze nazionali e internazionali». Questo recita il sito del think thank, o almeno recitava. Si, perché fino a stamattina all’indirizzo italiafutura.it era possibile leggere dettagli sull’iniziativa, sezioni per donazioni e contributi e soprattutto il comitato promotore. Ora, per evitare di bucare la notizia, online compare una semplice scritta “Il sito Italiafutura è in corso di pubblicazione”. In attesa della presentazione ufficiale.
L’obiettivo è stato chiaro per gli addetti ai lavori da tempo, anche grazie all’outing dello stesso Montezemolo durante una puntata della trasmissione Ballarò alcuni mesi fa: fare rete fra le giovani menti più illuminate sparse per lo più nell’Università, nell’associazionismo e nell’imprenditoria per offrire soluzioni e cultura politica riformista, senza alcun vincolo o legame con i partiti.
I nomi del comitato promotore dell’Associazione lasciano intendere quanto trasversale e bipartisan possa essere l’iniziativa “politica” dell’ex presidente di Confindustria: dal direttore editoriale della Fondazione Fare Futuro (fondata da Gianfranco Fini) Angelo Mellone , al giuslavorista vicino ai Radicali Michel Martone ma soprattutto Andrea Romano, il brillante storico della politica, autore del saggio “Compagni di Scuola” critico verso la dirigenza ex-diessina. A Romano il compito di coordinare il team di Montezemolo nell’avventura di Italia Futura. Nella lista anche imprenditori come Carlo Calenda e critici d’arte come Francesco Bonami, ma anche Vittorio Emanuele Parsi (docente di relazioni internazionali alla cattolica di Milano) e il saggista Giuliano da Empoli. Nessuna personalità politica direttamente coinvolta, se si fa eccezione per Giulia Innocenzi, militante radicale e blogger che nel 2008 tentò di candidarsi alla guida dei giovani del Partito Democratico. Come lei, molti dei protagonisti di Italia Futura sono passati per l’Università Luiss di Roma.
La domanda da porsi è se si tratterà dell’ennesima Fondazione buona per convegni di studio e attività di lobbying , o piuttosto uno strumento per fare politica in modo pieno e diretto. Magari con un altra discesa in campo.
*(Scuola Superiore di Giornalismo Luiss)