Nella città la guerra tra i “cartelli” della droga per il controllo del mercato e del traffico con gli Stati Uniti – primi consumatori mondiali di cocaina – ha già fatto più di 1.700 morti nel 2009, mentre in tutto il 2008 il bilancio era stato di 1.653. Dallo scorso febbraio, l’esercito ha dispiegato a Ciudad Juarez 8.500 uomini, ma senza riuscire a mettere fine alla guerra che oppone i clan di Juarez e di Sinaloa.
In totale, il governo ha mobilitato quasi 50 mila soldati in tutto il Messico per sostenere la polizia nella lotta ai narcotrafficanti, ritenuti responsabili di circa 14 mila omicidi dall’arrivo al potere , alla fine del 2006, del presidente Felipe Calderon alla fine del 2006.