Alla manifestazione – hanno riferito gli organizzatori – partecipano alcune decine di persone; alcuni di loro si stanno incatenando per impedire l’avvio dei lavori che, già previsti per i giorni scorsi, stanno subendo dei rinvii. Oltre agli esponenti del Carroccio, sono presenti i rappresentati del comitato di cittadini contrario alla costruzione del campo, che è destinato a una comunità sinti che da decenni vive a Mestre. Sono previste piccole casette con annessa, a ciascuna, lo spazio per parcheggiare una roulotte.
«Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari – ha detto stamani il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Alberto Mazzonetto – con questa iniziativa ha tradito i veneziani. I costi del campo incideranno sulla finanza locale e impediranno altre opere che sono prioritarie. A Venezia c’è una emergenza abitativa per almeno 2000 persone, sfrattate o prive di casa: i soldi per il campo dovevano andare a loro. Per Cacciari vengono prima i nomadi che i veneziani indigenti».
Tra i presenti, anche il deputato Corrado Callegari, e un esponente di Forza Italia, il presidente del consiglio comunale di Venezia, Renato Borasio. Il sit in è controllato da un nutrito gruppo di uomini delle forze dell’ordine, carabinieri, polizia e vigili urbani. Ma i leghisti si dicono pronti a proseguire la loro protesta ad oltranza. «Noi – dice il capogruppo della Lega in comune, Alberto Mazzonetto – non ce ne andremo di qui finchè il comune non cambierà idea sulla costruzione di questo campo, anche se il sindaco Cacciari ha minacciato di farci sgomberare per mano della forza pubblica».