Michael Jackson/ “Jacko era gay ma non pedofilo e sapeva che stava per morire”, rivela la biografia non autorizzata. E la polizia non esclude l’ipotesi dell’omicidio

Il Re del Pop aveva previsto che sarebbe morto a breve. Tanto è vero che preparò in anticipo la figlia Paris dicendole: «Non avercela con me se non arriverò fino alla Festa del papà». Questo è in parte ciò che emerge di veramente “scottante” dalla nuova biografia non autorizzata di Michael Jackson, “Senza maschera: gli ultimi anni di Michael Jackson”, realizzata da Ian Halperin e in uscita martedì 14 luglio in Canada.

Secondo Halperin, Jacko avrebbe addirittura passato giorni interi chiuso nella sua stanza per scrivere una lettera d’addio ai figli e, come sottolinea l’autore del libro, «aveva previsto tutto perché i figli fossero al riparo in caso di fallimento».

Halperin sostiene inoltre che Jackson era gay e che usciva travestito da donna per raggiungere i suoi amanti. «Nel 2007 – scrive – ho avuto la prova irrefutabile che Michael era omosessuale e che aveva una preferenza per gli uomini giovani, ma non era pedofilo». L’autore avrebbe anche incontrato due di questi amanti di Jacko, uno un cameriere di Hollywood, l’altro un attore ancora agli inizi della carriera. In un’intervista al settimanale francese Le Point, Halperin aggiunge che il matrimonio con la figlia di Elvis Presley «aveva un solo scopo: far credere di essere eterosessuale».

Intanto il capo della polizia di Los Angeles non ha scartato l’ipotesi che Michael Jackson sia stato assassinato. In una intervista alla Cnn, William Bratton ha spiegato che l’ipotesi resterà in piedi fino a quando  non saranno disponibili  i risultati dell’autopsia, tra circa due settimane.

Al momento le indagini sono concentrate sui farmaci che assumeva il cantante. Il sito tmz.com ha rivelato intanto che il dermatologo e amico di sempre del re del pop, Arnold Klein, ha ammesso di aver somministrato a Jackson dosi di Demerol.

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luiss_vcontursi