L’Unione europea non si accontenta delle notizie arrivate dall’Italia e intende chiedere precise informazioni sul respingimento del gommone dei migranti rimandato in Libia. Lo afferma il portavoce della Commissione europea Dennis Abbott ripetendo che le leggi statali sull’immigrazione clandestina, per quanto possano risultare severe, non devono comunque scontrarsi con alcuni principi generali di diritto internazionale.
In questo caso l’Ue ricorda che ogni migrante ha il diritto di sottoporre una domanda per ottenere lo statuto di rifugiato. E lo stesso portavoce afferma che già a luglio il commissario alla Giustizia Jacques Barrot aveva precisato che gli Stati non possono respingere le persone che corrono dei reali rischi per la loro sicurezza.
Che si tratti di pericolo di torture o trattamenti degradanti, o anche discriminazioni di qualsiasi tipo, gli immigrati non possono essere respinti a prescindere. Proprio sul fatto che l’Italia abbia tenuto conto di questi principi l’Europa intende vederci più chiaramente.