Niente più sconti di pena per gli spacciatori e niente più discrezionalità lasciata ai giudici nella distinzione tra consumatori e pusher. Letizia Moratti lancia una nuova battaglia nella sua personale guerra contro le tossicodipendenze: come sindaco di Milano infatti chiederà al Viminale di riformare in senso restrittivo la normativa sulla droga.
La proposta è sostenuta anche dal prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, e vede da una parte l’abolizione della possibilità di patteggiamento per chi si macchi di reati legati al traffico di stupefacenti e dall’altra l’imposizione ai magistrati di un rigoroso rispetto delle tabelle ministeriali sulle sostanze stupefacenti.
«Proporremo al ministro dell’Interno due punti di revisione sulla normativa nazionale contro la droga – ha precisato Letizia Moratti – che escludano la possibilità del patteggiamento per i reati di spaccio e prevedano il superamento della distinzione fatta ex post tra il consumo e lo spaccio stesso, in modo che oltre una certa quantità sia considerato comunque spaccio». In sostanza questa seconda proposta del sindaco di Milano costringerà i magistrati a una stretta osservanza del tabellario sulle sostanze stupefacenti, per non lasciare alcun margine alla discrezionalità.