Nascosto da un muretto, a non più di un centinaio di metri dal Luna Park di Milano c’è un treno abbandonato, apparentemente come tanti altri, arrugginito a prendere il sole sulle rotaie del deposito “Smistamento”.
Ma non è un treno normale perchè è zeppo di amianto, uno dei materiali più cancerogeni in assoluto. Il mezzo è abbandonato da chissà quanto tempo. Vicino, troppo vicino, due quartieri densamente popolati e altri treni abbandonati dove di notte vanno a dormire gli extracomunitari senza casa.Altra beffa, proprio a due passi, ci sono anche i dormitori delle ferrovie.
Tutto questo in barba a una normativa precisa, un protocollo firmato da Ferrovie dello Stato che prevede, per il materiale in disuso, ”delimitazione delle aree di stoccaggio”, ”visite tecniche approfondite almeno semestrali”, ”verifica quindicinale delle condizioni di sicurezza adottate”.
Il documento, poi, prevede ”interventi conservativi con la chiusura di tutte le parti di cassa deteriorate”. E tutta una serie di altri accorgimenti per evitare “qualsiasi dispersione nell’atmosfera di fibre di amianto” e che “intrusioni, manomissioni e vandalismi o altri eventi eccezionali possano mettere in vista la coibentazione in amianto e costituire un potenziale fattore di rischio”.
Ma quello che manca, nello scalo milanese, sono proprio i controlli. Nonostante, il 3 maggio scorso, alcune delle carrozze con l’amianto abbiano preso fuoco, a poche decine di metri dalle case.
Polizia e vigili del fuoco sono intervenuti, in piena notte, senza nessuna protezione particolare. E dopo l’intervento nessuno ha chiamato l’Asl, il treno non è stato messo in sicurezza e si trova ancora là, sulla massicciata.
