Cosa succede se un ministro, nella fattispecie dell’economia, fa le corna in Parlamento, sbeffeggiando un suo rivale politico? Si dimette. Almeno in Portogallo. È quanto sta accadendo in questi giorni a Manuel Pinho, il ministro dell’economia portoghese. Il motivo? Durante una violenta discussione in Parlamento sulla chiusura delle miniere di zolfo di Alijustrel, Pinho ha reagito agli attacchi dell’opposizione di sinistra urlando “cornuto” a un deputato avversario. È bastato questo a scatenare una bagarre infernale, nella quale il Governo è stato costretto a scusarsi.
Tra le accuse pesanti al ministro che hanno fatto maturare le dimissioni, quella di avere visitato le miniere per prendere tangenti. Il deputato insultato era Bernardino Soares, capogruppo del Partito Comunista. Prima uno scambio verbale, poi le corna da parte di Pinho. A prendere il timone del ministero dell’Economia fino alle elezioni del prossimo 27 settembre sarà il ministro delle Finanze Fernando Teixeira dos Santo.
Come non pensare, a questo proposito, alle celebri “corna” di Silvio Berlusconi sfoderate al ministro degli Esteri spagnolo Josep Piqué, con un candido sorriso? Bisogna dire che, mentre il gesto di Pinho era “sdegnoso”, quello del cavaliere era “divertente”; mentre il primo veniva esibito in Parlamento, il secondo in una foto ricordo. Lasciamo stare che venisse scattata durante il summit dei ministri degli Esteri Ue.
Forse i portoghesi non hanno lo stesso “humor” degli italiani, così come non ce l’hanno gli irlandesi. L’Irish Indipendent, mettendo in discussione l’idea propria dell’illuminismo secondo cui tutto il mondo sia riconducibile a un’analisi e una spiegazione logica, scrive:
«L’intero fenomeno Silvio Berlusconi è una continua negazione del ruolo della ragione nelle relazioni umane. Ci sono alcuni eventi nella vita che non hanno spiegazioni. E la popolarità del premier italiano è tra questi».