Fermato dai carabinieri per un’infrazione che gli sarebbe costata certamente il ritiro della patente di guida, Giuseppe Conte non ha battuto ciglio. E, alla classica richiesta di patente e libretto, l’incauto guidatore ha cercato di “ammorbidire” i militari con una mancia di 30 euro.
I militari del Nucleo Radiomobile, però, non hanno gradito e hanno arrestato l’uomo con l’accusa di «istigazione alla corruzione e resistenza a pubblico ufficiale». È accaduto a Monopoli, in provincia di Bari.
Conte era alla guida di una Audi A4 quando, a un posto di controllo all’incrocio tra via Pesce e lo svincolo della statale 16, senza osservare un divieto segnalato dalla segnaletica orizzontale e verticale, ha effettuato una manovra azzardata. A quel punto, i carabinieri lo hanno fermato.
Mentre stavano redigendo il verbale, l’automobilista si è avvicinato e gli ha offerto una banconota da 20 ed una da 10 euro nel tentativo di non farli procedere alla contestazione della violazione. Così lo hanno arrestato. A quel punto l’uomo ha anche aggredito verbalmente i militari ed ha tentato di riprendersi la patente con la forza.