In coma da tre mesi, è deceduto Domenico, il bimbo di 11 anni ferito alla testa in un agguato a Crotone, il 25 giugno scorso, nel corso del quale fu ucciso Gabriele Marrazzo, di 35 anni. Secondo gli investigatori obiettivo dell’agguato era lo stesso Marrazzo, ma i killer sparando all’impazzata numerosi colpi di fucile, oltre ad uccidere l’uomo ferirono altre nove persone, tra cui Domenico, deceduto l’altra sera a Catanzaro.
Il bambino stava giocando a calcetto in compagnia del padre e di alcuni coetanei quando sono entrati in azione i killer che hanno esploso numerose fucilate attraverso la rete di recinzione del campo. Un gesto che avrebbe potuto provocare una strage. Marrazzo è morto subito dopo l’agguato, raggiunto alla testa a ed uno zigomo. Domenico era stato ferito da 5 pallettoni al capo. Solo per un caso gli altri sono rimasti feriti di striscio o in parti non vitali.
Il bambino, apparso subito il più grave, era stato trasferito dall’ospedale di Crotone al “Pugliese” di Catanzaro dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. In questi mesi è rimasto sempre in coma e le speranze di salvezza erano apparse sin dall’inizio molto scarse.
Gli investigatori stanno proseguendo le indagini. Il 14 luglio scorso il perito balistico Paolo Romanini, nominato consulente dalla DDA di Catanzaro, lo stesso che ha lavorato per il caso dell’omicio di Marta Russo, ha compiuto un sopralluogo sul campo di calcetto. L’ipotesi è che il sicario volesse colpire più persone, circostanza questa che potrebbe far scattare l’accusa per strage.