MR. PREZZI: PANE E PASTA, RINCARI ESAGERATI
«L’attuale livello dei prezzi al consumo di pane e pasta non trova più giustificazione nell’andamento del mercato delle materie prime, che da tre settimane ha iniziato una fase di discesa». Antonio Lirosi, Mister Prezzi, prima di incontrare al ministero dello Sviluppo economico i rappresentanti della filiera della produzione di farina, pasta, pane e semola ha annunciato la presentazione di un dossier «dal quale emerge che l’attuale livello dei prezzi non ha giustificazioni». Lirosi ha detto che «come i prezzi al consumo di pane, pasta e derivati da ottobre a febbraio erano aumentati per fattori oggettivi, legati al rialzo delle materie prime, così quegli stessi fattori oggi impongono una immediata inversione di tendenza dei prezzi al consumo». Per favorire il rientro dei prezzi da settembre sarà attivato «un piano di controlli per verificare che gli andamenti dei prezzi nei passaggi di filiera siano coerenti con l’andamento del mercato internazionale».
Coldiretti: «L’aumento dei prezzi non dipende dal costo del grano». Il prezzo del grano, che oggi è lo stesso di quello rilevato all’inizio dell’anno, non offre nessun alibi per ulteriori aumenti dei prezzi del pane e della pasta al consumo. È quanto afferma la Coldiretti in occasione del Tavolo convocato dal garante dei prezzi Antonio Lirosi sul problema del caro pane e pasta. A favorire la crescita dell’inflazione nell’agroalimentare, secondo la Coldiretti, sono soprattutto le distorsioni e i troppi passaggi esistenti nella filiera. Pe questo motivo la Coldiretti sta lavorando a una strategia per razionalizzare la filiera con un piano che vede il coinvolgimento delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari (Assocap), di CoopColdiretti e del sistema dei farmers market. L’obiettivo è anche combattere la speculazione internazionale sui cereali, costata al sistema Paese circa 400 milioni di Euro nell’ultimo anno.