Murdoch & Berlusconi/ Storia di un duello tra titani, sulla tv a pagamento e anche altro, in un articolo dell’International Herald Tribune

Uno è un magnate dei media con interessi in politica, l’altro è un politico con interessi sui media. Esordisce così l’International Herald Tribune, edizione europea del New York Times, in un articolo sulla contesa tra Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi sulla pay tv: una vera e propria disputa, che inevitabilmente si gioca su più livelli, e non solo su quello finanziario.
Per riepilogare i passaggi di questo scontro fra titani bisogna andare a ritroso. Berlusconi ha usato un’intervista su uno dei suoi canali televisivi per puntare il dito contro Murdoch e accusarlo di aver montato un attacco personale nei suoi confronti attraverso un quotidiano di proprietà della News Corps, controllata da Murdoch.
Gli articoli e gli editoriali in questione, pubblicati sul Times di Londra, esaminavano la relazione tra Berlusconi e una modella di diciotto anni, Noemi Letizia. Murdoch, in un’apparizione su una tv della News Corps ha definito insensate le accuse di Berlusconi, sottolineando che altri giornali, non di sua proprietà, sono stati persino molto più critici con il primo ministro italiano.
A questo livello la diatriba sembra ridicola e buffa come quelle di un varietà televisivo, nota l’IHT. Ma su un altro piano la rivalità tra i due uomini è un affare serio, che si sta scaldando.
«Berlusconi ha paura di quello che Murdoch potrebbe fare in Italia ed è per questo che accusa Murdoch», spiega Fabrizio Perdetti, professore all’università Bocconi di Milano.

Questo è il quadro competitivo delineato dal giornale americano. News Corp. possiede Sky Italia, una piattaforma satellitare che ha dominato il panorama della tv a pagamento da quando è stata creata la società nel 2003.La società della famiglia Berlusconi, la Fininvest, controlla Mediaste, che sta cercando di sfidare il dominio di Sky sulla pay tv. Nonostante la posizione salda di Sky, con 4 milioni e 700mila abbonati, che quindi raggiunge un quarto delle famiglie italiane, alcuni cambiamenti nel mercato della televisione nazionale potrebbero creare un’apertura a Mediaset, secondo alcuni analisti. “Nella seconda metà di quest’anno la competizione potrebbe raggiungere nuovi livelli di intensità”, spiega Tim Westcott, un analista del Digest Screen di Londra.
Secondo l’articolo, la televisione italiana non è evoluta a causa della proliferazione di programmi condotti da presentatori di sesso maschile di mezza età, che si circondano di modelle in abiti succinti.Praticamente in Italia non c’è la televisione via cavo e i nuovi servizi che inviano programmi sul supporto internet a banda larga, mercato che sta crescendo rapidamente in Europa, hanno tempi lunghi per attecchire.

Poco tempo dopo la nascita di Sky Italia, Mediaset ha iniziato a fornire i suoi servizi tv a pagamento, usando segnali codificati a trasmissione digitale, su regolari frequenze. Con decoder e carte prepagate, come quelle usate per ricaricare i telefonini, i telespetattori possono decodificare il segnale, incluse trasmissioni con gli eventi sportivi di punta della stagione.

I clienti del digitale terrestre Mediaset di solito pagano meno degli abbonati Sky e Mediaset ottiene la maggior parte delle sue entrate grazie alla pubblicità sui canali gratuiti. Ma con la pubblicità in declino, ha adocchiato il flusso regolare delle entrate provenienti dai clienti della televisione a pagamento e sta spingendo per trasformare i suoi 2, 9 milioni di intestatari di carte prepagate in abbonati a lungo termine e attirare nuovi clienti.

Intanto l’Italia sta passando dal sistema televisivo analogico a quello digitale. L’esperimento comincerà dal Lazio a partire da lunedì.Dopo questo processo, secondo alcuni analisti, sarà molto più facile per Mediaset fidelizzare i telespettatori e farli confluire verso gli abbonamenti, perché avranno a disposizione tutta la tecnologia necessaria, senza dover ricorrere all’installazione di un’antenna satellitare, come invece è richiesto da Sky. Ma Sky non si muove, come in altri mercati, tipo quello britannico, dove le compagnie ottengono sempre più successi nel business della tv a pagamento, Sky sta scommettendo grosso per cercare di mantenere la sua posizione dominante. Lo scorso inverno l’azienda di Murdoch ha assunto Fiorello, che ha lasciato la Rai, e, nonostante le pressioni da parte di Berlusconi affinché restasse nella tv pubblica, adesso Fiorello è ospite di un programma visibile esclusivamente su Sky.

Nell’aprile del 2009, ricorda il giornalista americano, ancora scaramucce per Berlusconi, dopo l’uscita di “Shooting Silvio”, un film che racconta il sogno di un uomo che desidera uccidere il premier. In precedenza, Murdoch non aveva gradito la decisione del governo del dicembre scorso di raddoppiare la tassa su Sky e portarla al 20 per cento.

Ma la cosa che sorprende di più riguardo all’attrito fra i due è che la contesa ha avuto tempi piuttosto lunghi per evolvere, dati i loro interessi in competizione. Negli anni ’90 prima, fra il primo e il secondo mandato Berlusconi, si discusse molto della vendita di Mediaset a Murdoch, ma i due non si accordarono sul prezzo. La creazione di Sky Italia, nata dalla fusione di due società, avvenne durante il secondo governo guidato da Berlusconi.
Sia Fininvest che la News Corporation avevano investito nel Kirch Group, controllato dall’imprenditore tedesco Leo Kirch, prima del fallimento nel 2002. Adesso entrambe le società puntano su Premiere, il più grande operatore della tv a pagamento tedesca, sebbene le possibilità di scommessa di NC siano più promettenti e la società è pronta per essere ribattezzata Sky-Deutschland.

Se paragonata a stati come la Gran Bretagna, la Francia o gli Stati Uniti, l’Italia ha un mercato della pay-tv relativamente sottosviluppato, così come quello tedesco. Ma la piattaforma italiana è altrettanto competitiva: oltre a Sky e Mediaset c’è un altro provider svedese, chiamato Dahlia.
Difficile sapere chi la spunterà, specialmente perché guardando agli esempi d’oltralpe risulta arduo credere che il mercato possa supportare più di un operatore.

Intanto le tensioni tra Murdoch e Berlusconi sono ben lontane da essere finite.

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luiss_smorgana