Myanmar rivendica la disfatta dei ribelliĀ lungo il confine con la Cina. Decine di migliaia di civili birmani sono stati costretti alla fuga, hanno varcato il confine con la regione dello Hunan,per scappare dagli scontri violenti tra le truppe di Myanmar e i dissidenti della minoranza cinese dei Kokang che vive nel nord della regione.
La sconfitta dei ribelli ĆØ una nuova vittoria per i militari, la seconda in tre mesi, dopo che la giunta ha lanciato una vera e propria offensiva contro i movimenti oppositori. L’obiettivo del governo ĆØ di costringerli alla resa in vista delle elezioni del 2010, cosƬ da assicurarsi altre forze per la difesa dei confini.
Con la minoranza etnica dei Kokang il regime di Myanmar auspica ad agire cosƬ come ha fatto con la minoranza Karen, al confine con la Thailandia e con quella degli Shan, costretta all’esodo verso la Cina. Per i gruppi armati non ci può essereĀ tolleranza, solo con l’eliminazione dei ribelli o il loro assorbimento nelle forze regolari la regione tornerĆ alla pace.
Secondo i dati diffusi dalla Nazioni Unite sono oltre 30 mila i rifugiati civili vittime della lotta per il potere. I feriti lungo gli ospedali del confine tra Myanmar e Cina aumentano, sotto le bombe lanciate dall’esercito. Mentre Pechino sollecita alla calma, per il regime birmano ĆØ ora di ristabilire gli equilibri interni, dato che la battaglia con i ribelli dura da anni: adesso gli accordi ventennali fra i gruppi etnici armati e la giunta stanno vacillando e per il regime militare al potere soffocare ĆØ l’ultima carta per aggiudicarsi il voto nel 2010.
