Gli alpinisti italiani bloccati sull’Himalaya sono usciti dalla tenda e stanno scendendo con gli sci, diretti verso un punto dove potrebbero essere recuperati dagli elicotteri. La comunicazione è giunta dalla base dei soccorsi a Bergamo.
"Li abbiamo visti, stanno scendendo con gli sci, dritti sotto il colle." Sono le 3.45 del mattino, in Italia, e le 7.45 in Pakistan quando a Bergamo arriva la tanto attesa telefonata di Maurizio Gallo che annuncia l’avvistamento di Walter Nones e Simon Kehrer.
I due alpinisti, da dieci giorni sulla parete Rakhiot del Nanga Parbat, hanno lasciato la cresta dove è tracciata la via Bhul per portarsi su un pianoro attorno ai seimila metri. Gli italiani – dice Gallo appaiono veloci ma non seguono la via Bhul. Vengono giù dritti, faranno una doppia sul seracco più grande".
Qualche minuto dopo, Gallo richiama. "Sono sopra il crepaccio più basso – dice l’alpinista – dove si era già scaricata una valanga quindi sul sicuro. Hanno fatto un traverso in neve alta abbastanza pericoloso ma adesso mi pare che possano lavorare abbastanza sicuri. Sono nel punto migliore del crepaccio. Poi è abbastanza facile scendere più in basso perché trovano dei piani molto buoni attorno ai 5.900 metri". Intanto, sul Nanaga Parbat il tempo è buono. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare gli elicotteri al campo base.
