Ha negato tutti gli addebiti l’imprenditore Alfredo Romeo, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti al Comune di Napoli. Durante l’interrogatorio di garanzia durato più di 4 ore nel carcere di Poggioreale, davanti al gip Paola Russo e ai pm Raffaello Falcone e Vincenzo D’Onofrio, Romeo ha respinto il teorema accusatorio di un «sistema» di affari che avrebbe avuto al centro proprio lui, sottolineando che i suoi rapporti con esponenti politici nelle giunte locali sarebbero stati «di tipo amministrativo». Quelli tra l’imprenditore e i parlamentari Italo Bocchino e Renzo Lusetti «erano – inoltre – rapporti marginali e non sono contemplati nell’ordinanza di custodia cautelare». Lo ha spiegato ai giornalisti Francesco Carotenuto, uno dei legali di Romeo. Con gli assessori coinvolti nell’inchiesta dei pm, invece, spiega l’avvocato, c’erano «rapporti istituzionali, rapporti previsti dal contratto di gestione stipulato dalla Romeo Gestioni spa con il Comune». Carotenuto e l’altro legale di Romeo, Bruno Von Arx, hanno chiesto ai pm di fissare un nuovo interrogatorio, che si terrà una volta ultimati tutti gli incontri del gip in quanto Romeo non ha ancora potuto approfondire tutti gli elementi contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare. Gli avvocati hanno anche sottolineato che Romeo negli ultimi vent’anni si è aggiudicato un solo appalto del Comune, quello relativo al patrimonio comunale. «Il sistema Romeo non esiste» ha voluto sottolineare anche Carotenuto.
VICEPRESIDENTE SI SOSPENDE – A Napoli nel frattempo il vicepresidente della Provincia di Napoli, Antonio Pugliese, in una lettera inviata al presidente Dino Di Palma, ha comunicato la sua decisione di sospendersi dall’incarico con decorrenza immediata. «Le indagini della Procura di Napoli condotte sull’attività del Comune e della Provincia di Napoli vedono coinvolta la mia persona – scrive -. Nello spirito di una corretta collaborazione con te e con la Giunta, al fine di tutelare l’Istituzione provinciale, ti comunico la mia volontà di rimettere le deleghe».
CONTROLLI A ROMA – Intanto anche a Roma verranno attivati controlli sull’efficacia di un altro appalto aggiudicato nella capitale alla Romeo Gestioni, appalto che riguarda la gestione dell’intero patrimonio immobiliare del Campidoglio. Lo ha annunciato l’assessore capitolino al Patrimonio Alfredo Antoniozzi. «Ho chiesto al direttore del III Dipartimento un resoconto che riceverò tra due o tre giorni su come sta operando la Romeo Gestioni in merito all’appalto per la gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Roma»ha detto Antoniozzi. «Si tratta di circa 30mila alloggi – spiega – che comprendono anche case popolari. Da ciò che so, comunque, la Romeo effettua circa 10mila interventi di manutenzione all’anno e il numero di contenziosi non è consistente». Il primo appalto per la gestione del patrimonio immobiliare capitolino venne affidato alla Romeo Gestioni nel 1997. L’appalto è stato via via rinnovato, l’ultima volta nel 2005.
CACCIARI – "Pensare che il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e il presidente della Regione Antonio Bassolino possano guidare quel cambiamento di cui la classe dirigente campana ha bisogna è, per il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, "pura utopia". A livello regionale e comunale "è evidente che c’è una classe politica che non è più in grado di cambiare alcunchè. Pensare che Bassolino e la Iervolino possano gestire un rinnovamento è pura utopia".
