Questa sì che è una caccia al tesoro vera. Dentro a un peschereccio ultramoderno, colato a picco al largo della costa cilena, davanti a Santa Cruz, a una profondità ben abbordabile di 80 metri, c’è il vero tesoro. E c’è un vero mistero.
I cacciatori del tesoro comunicano, secondo quanto racconta il giornale argentino Clarin, che la cassaforte è rimasta a bordo e nei primi giorni di luglio incominceranno le immersioni per ripescarla. E’ una sorpresa perchè nessuno pensava che il tesoro fosse ancora a bordo. Le circostanze del naufragio erano state molto sospette.
Il tesoro sono 18 milioni di dollari in metalli preziosi, chiusi in quella cassaforte. Il mistero è, appunto, come quel peschereccio cileno, Polar Mist, sia andato a picco nel gennaio scorso con un carico tanto prezioso. L’equipaggio si era salvato. Il carico, prevalentemente in oro e argento, sembrava scomparso.
Ma il peschereccio nei giorni scorsi è stato raggiunto da un batiscafo dotato di telecamere e sonar che hanno provato l’esistenza del tesoro, chiuso nella cassaforte, rimasta dentro allo scafo. Ma nulla di più è trapelato salvo la posizione del peschereccio, appoggiato sul fondo , con tutti i ponti chiusi, come se fossa stato affondato con precisione millimetrica. Per di più sigillato.
A questo punto il recupero diventa un doppio giallo. Una parte dell’equipaggio destinato all’operazione si è tirata misteriosamente indietro anche di fronte a un lauto premio. Come se temesse qualcosa.
