Cade una delle teste più influenti della ‘ndrangheta calabrese. Uno dei trenta latitanti più pericolosi secondo il ministero dell’Interno, Salvatore Pelle, capo della cosca di San Luca, è ora nelle mani delle forze dell’ordine. L’uomo è stato arrestato dagli uomini della Squadra mobile di Reggio Calabria, diretta da Salvatore Arena, mentre da solo si dirigeva a piedi verso la stazione ferroviaria.
Quando gli agenti lo hanno fermato, l’uomo, trovato senza armi, non ha opposto resistenza. Salvatore Pelle, che ora ha 50 anni, era ricercato dal 1991 con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla produzione ed al traffico di sostanze stupefacenti. Il suo arresto è il frutto di un’operazione mirata della Squadra mobile reggina, che era da tempo sulle sue tracce, in collaborazione col Commissariato di Bovalino.
Soddisfazione nei primi commenti a caldo del viceministro dell’Interno, Marco Minniti, che ha sottolineato «con compiacimento il fatto che dalla Calabria sia arrivata un’ulteriore e importantissima conferma dell’impegno permanente delle forze dell’ ordine soprattutto sul terreno della cattura dei latitanti che, assieme al sequestro dei capitali illecitamente accumulati, costituisce il cuore di una strategia che punta a combattere le mafie ogni giorno fino alla sconfitta definitiva della criminalità organizzata».