Neve, che si alterna a pioggia, freddo e anche tre vittime nel nord Italia. Un uomo di 46 anni è rimasto ucciso a Milano dal crollo di una tettoia ricoperta di neve. L'uomo era sul balcone quando la tenda parasole appesantita dai chili di ghiaccio e neve non ha retto ed è crollata trascinando con sè anche calcinacci e grossi pezzi di cemento che hanno ferito in modo irreversibile il 46enne. Un automobilista di origine colombiana è morto a Varese, perdendo il controllo della sua auto, probabilmente per la strada resa viscida dalla neve, e scontrandosi frontalmente con un'altra auto che procedeva sull'opposta corsia morendo sul colpo. Drammatico incidente anche a Costa Mesate, nel Bergamasco: un'auto che viaggiava nel centro del paese è scivolata sul fondo stradale ghiacciato ed è piombata sul marciapiedi travolgendo un trentenne che stava andando al lavoro a piedi. Tragedia sfiorata a Roma: un autobus dell'Atac ha frenato a un incrocio, perdendo aderenza sulle ruote per via dell'asfalto bagnato e piombando contro un camion. Sei feriti, di cui uno grave.
L'ondata di maltempo sta creando forti disagi alla mobilità nelle principali città del nord con aeroporti e stazioni ferroviarie in tilt, trasporti pubblici rallentati e scuole chiuse. Particolari disagi a Milano, Torino e Genova ma abbondanti nevicate hanno interessato anche il Trentino, il Triveneto, buona parte dell'Emilia Romagna e dell'Appennino Tosco-Emiliano. Riaperti dopo ore di stop, ma a traffico ridotto, gli aeroporti di Milano, Linate e Malpensa. Voli in attesa all'aeroporto di Bergamo, mentre a Torino è rimasto chiuso dalle 2 di notte alle 11 di stamattina l'aeroporto Caselle. Tempesta di neve anche a Genova: voli annullati all'aeroporto Cristoforo Colombo e chiusi anche due terminal portuali.
Pochi disagi sulle autostrade, dove pure nevica ormai da 45 ore. Le Ferrovie dello Stato hanno attivato il «piano neve», con alcune limitazioni. Fermo l'ultimo gioiello, la «Freccia Rossa», che stamattina, a Milano, è rimasta in stazione. E proprio nel capoluogo lombardo scoppia il «caso sale», fondamentale per spalare la neve, ma le cui scorte sono esaurite, con conseguenti code ai consorzi agrari: il sindaco Moratti ha spiegato che «le scorte erano sufficienti per il tipo di nevicata prevista, ma il verificarsi di quattro fenomeni ha creato problemi». Replicano i Verdi: «Il Sindaco ammetta gli errori». Traffico lentissimo a Torino, dove domani le scuole rimarranno chiuse. Spazzaneve, spargisale e spalatori pur lavorando intensamente sembrano del tutto insufficienti alle necessità . Grandi difficoltà anche su tutte le strade della collina torinese dove la neve ha superato i 45 centimetri.
