di Massimo
Ho letto dell’italiano che parla di razzismo nei confronti della propria fidanzata ugandese e ho visto gli ultimi servizi di cronaca in cui si parlava di violenze a danno di extracomunitari. A mio parere, a esclusione della strage di Castelvolturno che riveste ben altre implicazioni, ciò che politici, organi d’informazione e una certa percentuale della gente comune non capiscono è che certi atteggiamenti non nascono dal razzismo o dalla xenofobia, ma da un diffuso sentimento di esasperazione che gli italiani nutrono nei confronti di queste persone. A mio parere si è perso il senso delle cose. In termini concreti, solo per fare un piccolo esempio, trovo del tutto ingiusto e iniquo che agli extracomunitari della città dove vivo vengano pagati dal Comune i buoni pasto, venga garantita gratuitamente una casa, debbano avere medicine gratis e possano mandare i propri figli all’asilo comunale, senza pagare nulla, mentre le famiglie italiane debbano pagare tutto, dopo aver pagato tutte le tasse possibili e immaginabili. Ma cosa dà , questa gente, allo Stato italiano? Nulla, ricevono soltanto. E non mi si venga a dire che anche gli italiani sono stati un popolo di emigranti. Loro, non si sognavano nemmeno tutta questa rete di tutele e di regalie di cui godono gli immigrati in Italia oggi. Ritengo sia folle il fatto che, in Italia, i cittadini di questo Stato, magari dopo una vita di lavoro e di contributi versati, debbano lottare per arrivare a fine mese. Vorrei vedere se in Italia ci fosse tutta questa immigrazione selvaggia se anche gli extracomunitari pagassero le stesse tasse che paghiamo noi, dovessero pagarsi mutui, bollette e quant’altro.
