«PACE DUREVOLE» – In una serie di telefonate ad alcuni leader del Medio Oriente (Israele, Egitto, Giordania e Autorità palestinese) Obama ha sottolineato la sua determinazione «a lavorare per aiutare a consolidare il cessate il fuoco» sottolineando che un contributo verrà dall'«attuazione di efficaci meccanismi che impediscano ad Hamas di riarmarsi» e anche da un «impegno, insieme all'Autorità palestinese, a intraprendere un massiccio sforzo di ricostruzione a beneficio del palestinesi a Gaza». Obama ha concluso che intende lavorare «in stretto contatto con la comunità internazionale» per raggiungere «una pace durevole». E il portavoce Robert Gibbs ha detto che il neopresidente si è impegnato ad «adoperarsi per la pace in Medio Oriente fin dall’inizio del mandato».
ABU MAZEN E OLMERT – Il primo interlocutore del neo inquilino della Casa Bianca è stato Abu Mazen. Lo ha detto il portavoce del presidente dell'Anp, Nabil Abu Rudeina, secondo cui è stato lo stesso Obama a sottolinearlo durante la conversazione telefonica. Nel corso della conversazione, Abu Mazen «ha invitato Obama a lavorare per realizzare la pace sulla base delle risoluzioni internazionali». Sono seguiti il premier israeliano Ehud Olmert, il presidente egiziano Hosni Mubarak e il sovrano giordano Abdallah II. Olmert ha auspicato che l'impegno internazionale contro i traffici di armi verso Gaza possa consolidare il processo di pace e ha assicurato che Israele «farà ogni sforzo» in favore delle esigenze umanitarie della popolazione palestinese della Striscia. Il premier israeliano, ha spiegato un portavoce, si è congratulato con Obama per il suo ingresso in carica e «ha riferito al presidente sulla situazione a Gaza auspicando che gli sforzi di Israele, Egitto, Stati Uniti e Paesi europei per impedire il contrabbando di armi a Gaza abbiano successo in modo che si possa consolidare il cessate il fuoco e in futuro portare avanti il processo politico tra Israele e l'Autorità palestinese».
BAN KI-MOON – Un plauso al successore di Bush è arrivato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, secondo cui si sta aprendo per gli Stati Uniti e l'Onu «una nuova era di partenariato forte ed efficace». Ban Ki-moon ha espresso «grande ottimismo» e si è congratulato con Obama, con l'augurio che Onu e Usa sapranno affrontare «le tante sfide del nostro tempo, come la crisi economica e il surriscaldamento del pianeta, il disarmo e la non proliferazione di armi nucleari – ha spiegato la portavoce del segretario generale -. Sono sfide che richiedono una risposta forte e collettiva. E Obama ha gettato le basi per una politica energetica degli Usa più responsabile».