Sulle strategie di politica estera del nuovo presidente Usa Barack Obama Blitzquotidiano segnala ai suoi lettori un’analisi di Franco Venturini sul Corriere della Sera.
Ecco l’inizio dell’editoriale:
Barack Obama l’aveÂva detto: la mia sarà la politica della maÂno tesa. Bene, perÂché l’approccio ideologico e non dialogante di George BuÂsh aveva creato più problemi di quanti ne avesse risolti. Ma anche la politica della maÂno tesa ha un punto debole: occorre che la controparte l’accetti davvero, che esistaÂno tra i contraenti traguardi condivisi e flessibilità sul moÂdo di raggiungerli. AltrimenÂti, la mano tesa può diventaÂre sinonimo di debolezza. Può lasciare spazio a sapienti finzioni e a trappole micidiaÂli. Obama corre questo tipo di rischi? La risposta è sì, anÂche se occorre sperare che si tratti di rischi calcolati. […]
