Per Obama la firma della nuova legge è stata l’occasione per rilanciare le ragioni «etiche» che il Congresso «deve sentire» per far passare il piano di stimolo economico da lui richiesto. La responsabilità del Congresso di fronte alla crisi economica che attraversa la nazione sono analoghe a quella di un genitore che deve provvedere all’assistenza sanitaria dei suoi figli. L’assistenza sanitaria per i bambini «è un traguardo minimo per una nazione civile» ha affermato Obama, che ha elogiato lo spirito bipartisan con il quale è stato approvato al Congresso il nuovo provvedimento sull’assistenza sanitaria da lui firmato in serata. La misura è passata con 290 voti a favore e 135 contrari, e hanno votato a favore anche 40 deputati repubblicani. La legge fa crescere di circa 4 milioni il numero di bambini coperti da assistenza sanitaria, estendo la copertura a circa 11 milioni di minori. «Questa è una delle prime leggi che firmo – ha detto Obama – ed è una cosa buona. Perchè questa legge è un passaggio chiave verso la promessa di garantire un sistema sanitario nazionale per tutti. Ed è solo uno degli elementi del più ampio sforzo di portare finalmente il nostro livello sanitario ad un livello degno del 21/mo secolo». Lo stesso spirito deve essere messo in campo per approvare il piano di salvataggio predisposto dalla Casa Bianca. «Il Paese chiede leadership – ha affermato -. Tutti, democratici e repubblicani, abbiamo il dovere di dimostrare che possiamo, se lavoriamo insieme, aiutare le famiglie americane a uscire dalla crisi».