Obama metterà un tetto agli stipendi dei top manager, ha tassato al 90% gli ingiustificati superbonus destinati ai dirigenti del colosso assicurativo Aig. Ai più insomma è parso punire i “ricchi” per calmare la rabbia dei “poveri” (in deciso aumento, sia la rabbia che i poveri). Ma, come spiega Luigi Zingales sul Sole 24 Ore, il nuovo inquilino della Casa Bianca con una mano ha tolto e con l’altra ha dato, ai “ricchi”.
Il piano presentato dal segretario Timothy Geithner è, spiega Zingales «ben lungi dall’essere populista: è un enorme regalo a Wall Street, che infatti ha mostrato di gradirlo con un rialzo effervescente».
Lo Stato comprerà i titoli tossici delle banche, ma non acquistandoli direttamente e solo con i soldi dei contribuenti ma «invece di lasciare totalmente il compito di comprare i titoli tossici a uno Stato incompetente, il piano favorisce la formazione di partnership tra Stato e capitale privato, in cui la Federal Reserve concede credito per l’86%, il Tesoro fornisce il 5o% del capitale azionario e i privati il resto».
Un idea efficace perché «non c’è bisogno di chiedere soldi al Congresso. Viene sfruttata la competenza del settore privato. E la competizione garantisce la trasparenza». Ma «a guardar meglio si tratta di un enorme regalo a Wall Street. Di fatto il Tesoro sta sussidiando la creazione di hedge funds fortemente indebitati».