Se ingrassate perchè mangiate troppa pastasciutta, non prendetevela con spaghetti, rigatoni, bucatini o risotti. La colpa è invece di un gene. La scoperta, pubblicata sulla rivista Cell, viene dall’ università californiana di Berkeley e potrebbe aprire nuove prospettive nella prevenzione dell’obesità causata dal consumo eccessivo di carboidrati, come pasta, riso e spuntini ricchi di zuccheri.
Gli scienziati della Berkeley hanno infatti scoperto che se i topi vengono privati del gene, chiamato Dna-Pk, possono mangiare pasta in quantità senza aumentare il loro peso di un etto. E la buona notizia è che questo gene ”fabbrica-grassi” può essere disattivato negli esseri umani, come è stato fatto nei topi.
“E’ chiaro che il Dna-Pk è critico in un processo metabolico che abbiamo cercato di comprendere per 20 anni”, ha detto il responsabile della ricerca, Hei Sook Sul, del dipartimento di Scienze della nutrizione e Tossicologia dell’università di Berkeley. “Per la prima volta – ha aggiunto – abbiamo collegato il gene Dna-Pk al tipo di segnali coinvolto nella formazione dei grassi a partire dai carboidrati che avviene nel fegato”.
