LA FESTA NEL NIDO D’UCCELLO – La cerimonia è il "manifesto" dei Giochi. A ogni edizione si cerca di fare meglio e di più nel tentativo di stupire e farsi ricordare. Lo sforzo di Pechino 2008 in questo senso si annuncia enorme. Le immagini delle prove "rubate" da un network coreano alcuni giorni fa ne hanno dato conferma: grandiosità e scene allestite con migliaia di figuranti per tre ore e mezza di spettacolo nella cornice del nuovo stadio "Nido d’Uccello". Il via alle 8.08 per dare un segnale benaugurante oltre ogni dubbio. L’Olimpiade comincia l’8-8-08 alle 8 e 8 minuti (e 8 secondi) di sera. Superfluo spiegare a questo punto che l’8 è considerato un numero portafortuna nella tradizione cinese. La Cina vuole mostrarsi al meglio in una diretta tv con un pubblico potenziale di 4 miliardi di persone. La direzione dello spettacolo è stata affidata al regista di "Lanterne Rosse" e "La foresta dei pugnali volanti", Zhang Yimou che dirige una folla di 15mila comparse. Un’ora di rappresentazione con due parti distinte per l’era antica e quella moderna della Cina. L’inno olimpico, prima del discorso ufficiale di Hu Jintao, è affidato alla cinese Liu Huan e alla britannica Sarah Brightman. Poi il via alla sfilata delle 205 delegazioni nazionali, in una sequenza legata ai caratteri dell’alfabeto cinese e quindi insolita. Italia, in giacca argentata, in pista come 191esima e con il portabandiera Antonio Rossi e nessuna forma di protesta simbolica, come ha spiegato lo stesso canoista.