di Archangel
E cosi’ le autorita’ cinesi hanno bandito il consumo di carne di cane durante le Olimpiadi di Pechino per non urtare la suscettibilita’ degli occidentali e degli altri abitanti del pianeta che i cani preferiscono tenerli come fedeli compagni piuttosto che mangiarli in zuppe o in salmi’. Sarebbe stata piu’ apprezzabile la decisione di liberare i prigionieri politici e por fine ai rastrellamenti dei dissidenti che durano da mesi, ma su questo il governo di Pechino non ci sente e l’ha pure avuta vinta sulle (ipocrite)proteste mondiali. Incidentalmente, quello che ha fatto la figura peggiore durante queste vuote proteste e’ senza ombra di dubbio il presidente francese Nicolas Sarkozy, il quale, durante la repressione cinese in Tibet si avventuro’ a dire che avrebbe boicottato la cerimonia di apertura dei Giochi qualora Pechino non avesse liberato i prigionieri politici ed avviato un dialogo serio col Dalai Lama. Naturalmente ne’ l’una ne’ l’altra cosa sono avvenute, ma cio’ non ha impedito a Sarkozy di annunciare che ci ha ripensato e che alla cerimonia sara’ presente. Ma sto divagando, e torniamo alla carne dei cani, che in Cina, in Corea, in Vietnam ed altri Paesi asiatici e’ considerata una leccornia. Inutile inorridire: i cani i cinesi se li mangiano adesso e riprenderanno a mangiarseli dopo le Olimpiadi: e’ una una consuetudine millenaria che risale a prima di Confucio. La gastronomia cinese prevede che i cani vengano macellati in eta’ compresa tra i 6 e i 12 mesi, per via delle loro dimensioni e della tenerezza della loro carne, che viene definita ”fragrante”. E’ diffusa la convinzione che essa aumenti l’energia positiva del corpo (yang) e che sia un toccasana per la circolazione sanguigna. Le ricette piu’ apprezzate prescrivono cane in brodo, arrostito o bollito intero (gli si toglie la pelle a fine cottura). Contrariamente al corno di rinoceronte e alla carne di tigre, non viene consumata per aumentare le capacita’ sessuali. In ogni caso, per quanto questa predilezione gastronomica sia gia’ di per se’ esecrabile, c’e’ di piu’. Tempo fa la Bbc ha trasmesso un documentario da far venire uno nodo allo stomaco. Si mostrava uno scantinato pieno di cani di razze diverse tenuti al guinzaglio. Uno per uno venivano appesi per le gambe con la testa in giu’ ad un gancio e uccisi a bastonate. Non macellati con un colpo alla testa in maniera che morissero subito: bastonati a morte. Perche’? Perche’ le bastonate e la conseguente agonia degli animali, e’ stato spiegato, provoca un aumento di adrenalina che rende la loro carne piu’ tenera e gustosa. Vedere un pastore tedesco appeso per le gambe e bastonato a morte tra laceranti guaiti di dolore e’ stata una delle cose piu’ orribili che io ricordi. Le persone sono piu’ importanti degli animali (sebbene su questo ci sarebbe da discutere) e tutti i difensori dei diritti umani fanno bene a perseguitare – ancorche’ purtroppo inutilmente – il regime cinese perche’ allenti la morsa in cui tiene stretta la sua popolazione. Ma alle violazioni dei diritti umani in Cina si aggiunge una inaudita crudelta’ verso gli animali e anche questa sarebbe stata una ragione in piu’ per non scegliere Pechino come sede della 24esima Olimpiade. Ma ormai queste sono considerazioni inutili. I visitatori e gli atleti che andranno a Pechino non potranno consolarsi al pensiero che il regime ha liberato i prigionieri politici e deciso di avviare negoziati col Dalai Lama sulla tragica condizione del Tibet e dei tibetani. Ma potranno, forse, essere ragionevolmente certi che al ristorante invece di mangiare carne di pollo mangino carne di barboncino.
