Olocausto, mandato di arresto per il “boia di Sobibor”

Dopo anni di estradizioni e assoluzioni per mancanza di prove, il Tribunale di Monaco ha emesso un mandato di arresto per John (Ivan) Demjanjuk, il presunto boia del campo di sterminio nazista di Sobibor, in Polonia.

Anche detto “Ivan il terribile”, è accusato di aver ucciso almeno 29 mila ebrei quando era guardiano del campo tra il marzo e il settembre 1943. Nel 1952 emigrò negli Stati Uniti e sei anni più tardi ottenne la cittadinanza americana e lavorò per anni come metalmeccanico a Cleveland, in Ohio.

Solo nel 1986 venne estradato dall’America per poi risultare assolto per mancanza di prove in Israele nel 1993, dopo un processo che in primo grado l’aveva visto condannato a morte. Demjanjuk riuscì a tornare negli Stati Uniti dove riottenne la cittadinanza nel 1998.

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