La mamma di Elena Del Pozzo aveva un complice quando venne compiuto l’omicidio della bambina di 5 anni? L’ipotesi sembra remota, ma non è al momento esclusa dagli inquirenti.
L’unica cosa al momento esclusa con un certo margine di certezza è l’ipotesi del sequestro della bambina denunciata in un primo momento dalla madre della piccola. Ipotesi smentita dalle telecamere di sorveglianza.
Lo afferma la procura di Catania sottolineando che “le prime risultanze investigative hanno consentito di accertare la mancata corrispondenza al vero del fatto denunciato, attesa l’assenza di gruppi ‘armati’ in via Piave nelle fasce orarie indicate”.
Omicidio Elena Del Pozzo, esclusa l’ipotesi del rapimento
Secondo il racconto della donna, il rapimento della figlia sarebbe stato “una conseguenza del comportamento dell’ex compagno, per non aver ascoltato precedenti messaggi minatori fattigli recapitare presso la propria abitazione in ragione del tentativo posto in essere di individuare il reale complice di una rapina ai danni di una gioielleria di Catania al posto del quale venne arrestato” il 15 ottobre del 2020 e “successivamente assolto nel settembre 2021 per non aver commesso il fatto”.
Bimba morta, l’avvocato: “Vedremo se la mamma parlerà, non è serena”
“Quello che mi ha detto in videochiamata non posso dirlo. Non è in uno stato d’animo sereno. Vedremo se stamattina parlerà”, ha detto l’avvocato Gabriele Celesti prima di entrare nel carcere di Catania, dove è in programma l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip per la convalida del fermo della sua assistita, accusata dell’omicidio della figlia Elena di 5 anni.
La mamma della piccola Elena Del Pozzo sarà infatti ascoltata oggi in un interrogatorio. E’ accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere e si trova in carcere a Catania sotto stretta sorveglianza, per paura che possa commettere gesti estremi.
Elena Del Pozzo uccisa, oggi la convalida del fermo della madre
Oggi il giudice per le indagini preliminari la sentirà per decidere sulla convalida del fermo. Nel frattempo continuano le indagini per fare chiarezza sulla dinamica del delitto.
Nel corso dell’interrogatorio la giovane mamma, 23 anni, dovrò ripercorrere quanto accaduto il giorno dell’omicidio, in particolare nelle ore in cui la piccola stata uccisa e il suo corpo seppellito in campagna a Mascalucia (Catania).
Elena uccisa a Mascalucia (Catania), dubbi su movente e arma del delitto
Oltre all’ipotesi di un eventuale complice, andrà fatta luce sul movente dell’omicidio e sull’arma del delitto, probabilmente un coltello da cucina che al momento non è stato trovato.
Ad aiutare gli inquirenti potrebbero esserci delle immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza nel quartiere in cui abita la donna.
Quei filmati potrebbero chiarire se la mamma di Elena sia stata raggiunta da qualcuno che, eventualmente, potrebbe aver partecipato all’omicidio.